Carnia, terra di confine. E anche questa pagina a volte sconfina in altri luoghi, veri o metaforici

Carnia, cucina, gastronomia, ricette della nonna

Crots cui scolpits (gnocchi morbidi con silene e ricotta)

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Gli gnudi (nudi) sono degli gnocchi tipici della Toscana, fatti con ricotta di pecora, grana e spinaci, e hanno questo nome particolare perché sono dei ravioli nudi, appunto, cioè solo con il ripieno, senza l’involucro esterno di pasta.

Sclopits nel prato

 

Io li ho rivisitati in chiave carnica, con sclopit, ortiche e ricotta di mucca, e li ho conditi con una cremina al formadi frant oppure, per chi non apprezza il sapore deciso del frant, con burro fuso, salvia e grana o burro fuso e pecorino.

Sono piaciuti molto, perfino a mio figlio che odia gli spinaci e lo sclopit un po’ ricorda il sapore di questa verdura!

Ingredienti per 4 persone (dosi abbondanti)

500-600 gr di sclopit e cimette di ortiche (calcolate più o meno 1/5 di ortiche, ma potete variare le proporzioni a piacere, ovviamente) CRUDI

un cucchiaio di burro, una noce di burro e uno spicchio di aglio vestito (lui sì!) e schiacciato

250 gr ricotta fresca (Sgocciolatela benissimo)

1 uovo

80 gr formaggio grattugiato

se l’impasto è troppo umido, pane grattugiato q.b.

sale e pepe q.b. (io metto il dado che faccio da sola nella pentola quando cuocio gli sclopits, ma potete usare solo sale e pepe)

Mondate e lavate bene gli sclopits e le ortiche, stendeteli su un canovaccio pulito ma non profumato ad asciugare.

Sciogliete una noce di burro nell’olio a  fuoco lento, aggiungete lo spicchio di aglio vestito e schiacciato, fate insaporire e toglietelo.

Cuocete a fuoco lento gli sclopits e le ortiche, regolando di sale e pepe ( o dado). Caleranno moltissimo cuocendo, è normale.

quando saranno cotti, fateli intiepidire, versateli in uno scolapasta, schiacciate con le mani per far uscire l’acqua in eccesso, e tritateli. Aggiungete nel robot o in una terrina, se non avete un robot da cucina, la ricotta setacciata, l’uovo e il formaggio. Mescolate tutto insieme e se l’impasto risulta troppo umido aggiunge un po’ di pane grattugiato.

Mettete a bollire una pentola di acqua salata. Aiutandovi con due cucchiai che intingerete nell’acqua bollente, formate delle quenelle e cuocete gli gnocchi, pochi per volta, adagiandoli dolcemente nell’acqua in ebollizione.

Gli gnocchi sono molto morbidi, appena vengono a galla raccoglieteli con la schiumarola e sempre con dolcezza disponeteli uno strato solo alla volta nello scolapasta.

   

Poi impiattate a piacere, o sopra una cremina di panna in cui avrete sciolto un po’ di formadi frant, e poi bagnate con burro fuso e grana o ricotta affumicata, oppure semplicemente con burro fuso, grana e salvia, o ancora burro fuso e pecorino o caprino stagionato grattugiato.

(alternativa alle quenelle: con le mani ho fatto delle piccole polpettine che ho adagiato in un piatto infarinato prima di cuocerli. Sono belli da vedere, ma meno pratici degli gnocchi fatti con i cucchiai)

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