Carnia, terra di confine. E anche questa pagina a volte sconfina in altri luoghi, veri o metaforici

cucina, donne di carnia, gastronomia

Pane con le patate di Nelinda

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Questa ricetta me la diede più di 20 anni fa la zia dei miei cugini, una signora dolcissima dagli occhi azzurri e il viso sempre sorridente e allegro.
Nelinda e suo marito, fratello di mio zio, abitavano in una grande casa in mezzo alla campagna friulana, dove coltivavano ortaggi di ogni tipo, un piccolo vigneto con cui facevano il vino, alberi da frutto che dalla primavera all’autunno riempivano ceste e ceste di ciliegie, pesche, albicocche, mele, fichi…
Ricordo che da piccola, quando andavamo a trovarli, tornavamo a casa con ogni ben di Dio regalatoci dalla generosa coppia.
Ma la cosa che gradivo di più in assoluto erano le profumate pagnotte che Nelinda cuoceva nel forno a legna fuori casa, e che ci offriva sempre con del salame appena affettato, imbandendo una tavola all’aperto, sotto il pergolato sul quale si arrampicavano i fitti viticci dell’uva.
Quando fui adulta le chiesi la ricetta, e lei me la diede volentieri e anche un po’ stupita che una ragazza poco più che ventenne volesse cimentarsi nella panificazione.
Nelinda non c’è più da un anno, ormai, ma ogni volta che sforno il “suo” pane, il mio pensiero va a lei e alla sue generosità nel condividere non solo i prodotti dei suoi campi, ma anche questa ricetta che era stata tramandata da madre in figlia chissà da quante generazioni.

Ingredienti per tre pagnotte medio/grandi

350 gr di patate lesse

1 kg di farina di semola di grano duro, oppure 500gr di semola e 500 gr farina 00 o Manitoba (io preferisco farlo con la sola farina di semola, ma viene bene comunque)

20 gr sale fino

20 gr zucchero

6-8 gr lievito di birra (anche meno se fate lievitare più di 12 ore)

250 gr latte parzialmente scremato o intero

250 gr acqua

65 gr olio

per prima cosa fate bollire le patate in acqua salata. Quando sono cotte, scolatele, sbucciatele e pesatele.
Poi schiacciatele nello schiacciapatate oppure frullatele nel robot da cucina.
Io uso la planetaria o il robot per impastare, ma potete fare anche la classica fontana con la farina e aggiungere patate schiacciate, il sale, lo zucchero, e poi i liquidi (sciogliete il lievito nell’acqua tiepida).
Impastate bene, poi, con le mani infarinate perchè l’impasto sarà appiccicoso, trasferitelo in una ciotola, coprite con la pellicola o un panno che non profumi di detersivo e ponete a lievitare, lontano da correnti d’aria.

Io lo faccio lievitare almeno 12 ore, a volte anche di più.
(Potete anche farlo lievitare tutta la notte in frigo, poi tirarlo fuori al mattino, lasciarlo lievitare a temperatura ambiente altre 4-5 ore.)
Quando l’impasto sarà lievitato, infarinate il piano di lavoro e le vostre mani e dividitelo in tre pagnotte, impastandole e pirlandole.

Lasciatele lievitare ancora un’oretta coperte da uno strofinaccio, poi inciditele a croce e infornatele a 180/200° per 45 minuti circa, a seconda del vostro forno.

 

Se riuscite a resistere, aspettate che si raffreddino prima di tagliarle e mangiarle!

Questo pane è ottimo con gli affettati, ma non ponetevi limiti nel suo utilizzo!

e… fatemi sapere! 🙂

  1. Caterina Tondo

    Grazie per il pensiero a Nelinda.
    Vienici a trovare che parliamo della ricetta.
    MANDI
    Caterina >Tondo

  2. Francesca Gressani

    Ottimo!!!

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