Carnia, terra di confine. E anche questa pagina a volte sconfina in altri luoghi, veri o metaforici

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Strucchi (Štruklji) lessi delle Valli del Natisone

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Mio suocero era molto goloso di gubana, che lui chiamava cubana, facendo ridere i nipotini.
Pensando a lui, non senza un po’ di malinconia, ho provato a fare gli strucchi bolliti. Ho cercato una ricetta su Internet, e ne ho trovata una che prevedeva la pasta fatta con le patate, tipo quella dei cjarsons di alcune vallate della Carnia. Poi ho cercato meglio, chiedendo anche ad amici e conoscenti, e alla fine, una persona che in casa ha una biblioteca vastissima, ha trovato in un vecchio libro di ricette quella di questi Strucklji, che ho un po’ cambiato adattandola ai palati dei miei due uomini qui a casa e a quello che avevo in dispensa.
Non ho pretese di originalità, nè che la mia ricetta sia quella autentica delle nonne e mamme delle vallate che dividono Italia e Slovenia, ma comunque sono buoni e adatti a una merenda o un dolce invernale un po’ diverso dal solito!ù

Ingredienti per 6 porzioni (abbondanti)

Impasto: 400 gr farina 00,  un cucchiaino da caffè di sale, un cucchiaio di zucchero, due cucchiai di olio di semi, acqua bollente qb per ottenere un impasto morbido ed elastico, non appiccicoso e facile da stendere con il mattarello.

Ripieno:

  • 150 gr uvetta (io l’ho fatta bollire in acqua con una aggiunta di grappa. poi l’ho risciacquata e asciugata. ma far bollire l’uvetta per lavarla è una mia mania, voi fate come preferite, non è necessario per la riuscita della ricetta).
  • 50 gr di scorze di arancia candite
  • 200 gr di frutta secca tra noci, nocciole e mandorle. potete anche usare un solo tipo, ovviamente il sapore del ripieno varierà.
  • un  bicchierino di grappa (o rum)
  • biscotti secchi qb per asciugare il ripieno, se troppo umido
  • 30 gr cioccolato fondente
  • un po’ di cannella (a piacere. io sono un’amante della cannella, se voi no, potete ometterla)
  • 30 gr pinoli
  • un po’ di burro per tostare i pinoli

Tostate i pinoli con il burro, facendo attenzione a non bruciarli, poi teneteli da parte.

Tritate insieme la frutta secca, la scorza di arancia candita, il cioccolato. a me piace lasciare l’uvetta e i pinoli interi, ma se preferite, tritate tutto insieme per ottenere omogeneità di sapore e consistenza.

un bicchierino colmo di grappa o rum

Aggiungete al composto ottenuto la grappa, la cannella e i biscotti secchi tritati in modo da avere un ripieno sodo e non troppo bagnato.

stendete la pasta col mattarello e ritagliate dei quadratini di circa sei centimetri di lato. Disponete in ognuno un po’ di ripieno con un cucchiaino e piegateli a metà.

Se preferite, potete farli anche a forma rotonda e piegarli a mezzaluna.

Bolliteli in abbondante acqua salata, scolateli dolcemente e conditeli con burro fuso, cannella e zucchero.

Oppure, come ho fatto io, con biscotti secchi tritati a cui ho aggiunto cannella e zucchero, e poi burro fuso.

 

 

 

  1. Ales

    Brava questi sono gli originali mangiati a Calla, sopra Pulfero da una anziana signora….la pasta era molto sottile….conditi con burro e cannella

  2. Ales

    Brava questi sono gli originali mangiati a Calla, sopra Pulfero da una anziana signora….la pasta era molto sottile e fatta senza zucchero….conditi con burro e cannella

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